Crowdfunding: cosa cambia col nuovo regolamento?

Dal 10 novembre 2023, LITA.co e le altre piattaforme di crowdfunding conformi sono ora approvate come Prestatori di Servizi di Finanziamento Partecipativo (PSFP), un'autorizzazione rilasciata dall'AMF (Autorité des Marchés Financiers). Perché il crowdfunding dovrebbe essere regolamentato? E cosa cambia con questa nuova regolamentazione europea? Spieghiamo dettagliatamente.

L'ambito normativo nel crowdfunding sta evolvendo

Il quadro normativo è evoluto, e l’autorizzazione secondo il regolamento ECSPR ha sostituito le precedenti autorizzazioni rilasciate da ciascuna autorità garante secondo le precedenti regole vigenti. Il Regolamento CONSO, al quale facevamo riferimento fino a qualche settimana fa in Italia, richiedeva alle piattaforme di crowdfunding di menzionare i rischi di investimento e fornire un accesso graduale alle informazioni finanziarie, garantiva la protezione di chi investiva in maniera non professionale. Oggi, il PSFP va ancora oltre.

PSFP: una nuova dinamica Europea

Prima del Regolamento ECSP, ogni paese membro dell'UE aveva la propria regolamentazione per disciplinare e controllare le attività di crowdfunding. Ad esempio, le due aziende di LITA.co in Belgio e in Italia avevano ciascuna la propria autorizzazione, diversa da quella dell'azienda madre con sede a Parigi, autorizzata dall'autorità garante francese (l'AMF).

In Belgio, si trattava dell'autorizzazione della FSMA (Autorità dei Servizi Finanziari e dei Mercati) e in Italia della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), entrambe equivalenti dell'Autorité des Marchés Financiers (AMF) in Francia.

L’ECSPR (Regulation on European Crowdfunding Service Providers) armonizza il quadro normativo per l'equity crowdfunding (partecipazione al capitale) e il lending crowdfunding (prestiti), escludendo cripto-asset (asset digitali basati su criptovaluta) e donazioni o prestiti non retribuiti.

Il nuovo regolamento sulle attività di crowdinvesting transnazionali introduce un nuovo passaporto europeo per il crowdfunding. Per le piattaforme, questo semplifica notevolmente le cose: possono estendere la propria attività da un paese membro dell'UE a un altro senza dover richiedere la specifica autorizzazione dell’autorità garante del nuovo paese (come era stato per LITA quando ha avviato le attività prima in Belgio e poi in Francia).

Cosa cambia con il PSFP?

• Distinzione tra investitori sofisticati e non sofisticati

Il PSFP garantisce una migliore protezione degli investitori, in particolare di retail investor neofiti, creando due tipi di profili: "sofisticati" e "non sofisticati".

[Per gli investitori non sofisticati]

Le piattaforme autorizzate a operare come PSFP devono applicare regole e procedure specifiche per gli investitori non sofisticati, che vengono rivalutate ogni due anni.

Nella pratica, gli investitori non sofisticati hanno accesso a un percorso specifico, compreso un test sulle loro competenze finanziarie e sulla comprensione dei rischi. Vi è anche una mini-audit patrimoniale, che simula la capacità di sopportare perdite, calcolata al 10% del loro patrimonio netto, tenendo conto del loro reddito annuo, degli attivi liquidi e degli impegni finanziari.

Inoltre, è concesso un periodo di riflessione di 4 giorni, durante il quale possono recedere senza alcuna spesa.

[Per gli investitori sofisticati]

Un investitore sofisticato è consapevole dei rischi associati agli investimenti nei mercati dei capitali e dispone di risorse sufficienti per assumersi questi rischi.

Possono essere classificati come tali le persone fisiche che soddisfano almeno due dei seguenti criteri:

Un reddito personale lordo annuo di almeno 60.000 euro.
L'investitore lavora da almeno 1 anno o ha lavorato per almeno 1 anno in un ruolo del settore finanziario, acquisendo una solida conoscenza delle transazioni.
L'investitore ha effettuato in media 10 transazioni significative per trimestre negli ultimi 4 trimestri nei mercati dei capitali.

E i seguenti criteri come persona giuridica (azienda):

Patrimonio netto di almeno 100.000 €.
Un fatturato netto di almeno 2.000.000 €.
E un bilancio totale di almeno 1.000.000 €.

• Le piattaforme si professionalizzano

Il PSFP introduce, per la prima volta, un monitoraggio più rigoroso dei conflitti di interesse, impedendo ai diversi attori di finanziare i propri progetti sulle proprie piattaforme. Consente anche un controllo interno rafforzato e il rispetto di un rapporto di solvibilità per garantire fondi sufficienti a coprire i costi strutturali.

Per quanto riguarda le attività del gruppo LITA.co, la novità più rilevante per le imprese sarà che i contratti di prestazione dei servizi saranno stipulati direttamente con l'azienda madre e non più direttamente dalle società di ciascun paese.

• Maggior trasparenza sui progetti di investimento

Ogni progetto sarà accompagnato da un documento riportante le informazioni chiave per l'investimento (il cosiddetto KIIS), consentendo un accesso graduale alle informazioni in base al profilo dell'investitore. Il KIIS sostituisce quindi il Documento Informativo finora presente nella sezione Download delle campagne italiane.

Questa regolamentazione europea è un'ottima notizia per tutte le piattaforme di crowdfunding, poiché consente loro di diventare più robuste e di continuare la loro missione in condizioni migliori.

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Crowdfunding: cosa cambia con la nuova Regolamentazione Europea

Sonia Gennaro

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